L’architettura è la manifestazione più imponente del romanico. Dal punto di vista strutturale, gli elementi che maggiormente caratterizzano il linguaggio architettonico romanico sono l’arco a tutto sesto (cioè di forma semicircolare), l’adozione della volta a crociera (risultato dell’intersezione ad angolo retto di due volte a botte) con costoloni e la campata, cioè lo spazio individuato da quattro pilastri che sostengono una volta a crociera.
La basilica di Saint-Sernin (San Saturnino) a Tolosa, esemplifica alcuni caratteri comuni dell’architettura romanica europea. La chiesa rientra nella fase del romanico maturo, in cui viene introdotta la copertura in muratura, in sostituzione di quella in legno, soggetta a incendi. Il cantiere della basilica aperto nel 1080, rimase fermo per alcuni anni. I lavori vennero completati nel XII secolo.
La struttura architettonica di Saint-Sernin si spiega con la sua appartenenza al circuito europeo delle chiese di pellegrinaggio, che accoglievano i fedeli in cammino verso la cattedrale di Santiago de Compostela (Spagna).
Per accogliere l’enorme massa di fedeli che attraversavano intere regioni, aumentando di tappa in tappa prima di raggiungere la meta, le chiese di pellegrinaggio erano caratterizzate dall’ampiezza della pianta e dall’originalità dell’elevazione: navata alta e lunga con volte a botte, fiancheggiata da navate laterali minori.
Restiamo in Francia, per conoscere l’abbazia di Fontenay, uno dei più belli e completi insiemi di costruzioni monastiche dei primi decenni dell’ordine di Cîteaux. L’antica abbazia cistercense di Borgogna fu fondata nel 1119 nella diocesi di Autun (oggi Digione)
La chiesa rappresenta il tipo più puro e più perfetto di quella forma canonica che san Bernardo impose alle chiese legate alla casa madre di Clairvaux. E’ coperta da volte a botte a sezione ogivale, longitudinali nel “vaisseau” centrale, trasversali nei bracci del transetto e nelle navate laterali.
Nel chiostro, le gallerie che formano un rettangolo molto prossimo al quadrato, sono coperte da volte a botte in pietra, con lunette corrispondenti all’apertura delle arcate; solo la galleria occidentale è voltata a crociera.
Una risposta to “LE VOLTE NELL’ARCHITETTURA ROMANICA”
10 Giugno 2012
adminSi, è questa
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