Hanno fatto il giro del mondo le immagini della ristrutturazione di un vecchio frantoio oleario con copertura voltata nel Salento, con precisione a Sogliano Cavour. Protagonisti della ristrutturazione i designer italiani di fama Ludovica & Roberto Palomba. I due si sono ritagliati un rifugio sereno all’interno di un frantoio del 17° secolo, riempiendolo di creazioni personalizzate e dei loro più grandi successi.
Le volte si confermano come strutture facilmente adattabili a qualsiasi stile e gusto. Vi proponiamo le loro foto che raffigurano come le volte si adattano ad ambienti da design attuale e ricercato.
Quando la coppia ha deciso di cercare una casa per le vacanze, rivolsero il loro sguardo lontano dal mondo frenetico di Milano, e hanno iniziato la ricerca a più di 800 chilometri di distanza, nella parte sud-orientale d’Italia, nel Salento, a volte indicato come il tacco d’Italia. “Questa parte d’Italia è bella”, spiega Palomba, aggiungendo che la famiglia aveva espatriato da lì per molti anni. “Per noi è un luogo ricco di poesia,” dice, “E dal momento che noi amiamo la zona così tanto, abbiamo deciso di acquistare una casa.”
Hanno trovato la casa dei loro sogni, un antico frantoio risalente al 17 ° secolo, a Sogliano Cavour, piccolo paese in provincia di Lecce. “E ‘stato amore a prima vista”, dice Serafini. “Noi siamo degli architetti, e abbiamo subito capito le potenzialità del luogo.” La coppia si rese conto che avrebbero potuto mettere la propria impronta sulla struttura voltata, mantenendo però il suo spirito grezzo, mantenendo gli antichi pavimenti in pietra e pavimenti in cemento, le pareti, gli archi e le volte.
Una delle principali sfide che hanno affrontato nel rendere abitabile il mulino era la mancanza di finestre della vecchia struttura. L’edificio a due piani sembrava una fortezza, illuminato all’epoca solo da lampade ad olio. Così gli architetti, scavati una serie di lucernari e aperto la parte posteriore della struttura per creare un patio, lasciando illuminare la casa a volte dalla luce solare che nella regione non scarseggia. Per gli impianti elettrici odottate soluzioni installative non invasive e di alto valore estetico.
Il piano terra ha diversi livelli, con scale che collegano gli spazi; una caratteristica che avrebbe potuto essere scoraggiante per la persona media. Di questo apparente inconveniente non si sono preoccupati i progettisti. “Le scale sono un valore aggiunto e non un elemento che crea difficoltà”, dice Serafini. “La bellezza non è sempre sinonimo di un percorso regolare. Le abbiamo tenute perché sono fatte di pietra leccse e sono perfettamente in linea con il resto della casa “.
Lo spirito di conservazione e rivalutazione è stato usato nel trattamento di tutta l’abitazione di 4.300 metri quadrati, sottoposta a minimi interventi di recupero. I lavori sono iniziati nel dicembre 2011 e sono stati terminati ad agosto 2012.
La casa a volte, oggi, ospita la coppia, la loro figlia adolescente ei loro due levrieri.
L’intera abitazione è piena di disegni della coppia ed è un palcoscenico adatto per una rappresentazione del loro lavoro. Arredato non solo con i loro manufatti, ma anche con pezzi che hanno appositamente fatto realizzare, compresi tutti gli infissi, le porte e alcune lampade in ferro commissionati ad artigiani locali.
Tra i tanti, un particolare unico è la vasca da bagno in pietra leccese, fornita da un azienda locale. “La pietra leccese è un elemento chiave in questo edificio e abbiamo preferito avere una vasca da bagno che fosse in linea con l’ambiente.” spiega Serafini.
2 risposte to “Un frantoio a volte del 17° secolo restaurato”
2 Ottobre 2013
cucine napoliSenza parole!!! L’ambiente risulta luminoso e molto raffinato seppur semplice, davvero un lavoro magnifico.
25 Novembre 2023
lorenzoVorrei realizzare la stessa apertura del lucernario sulla volta come nelle foto del frantoio. c’e la possibilità di mettersi in contatto con la ditta che ha svolto i lavori presso questa struttura ?