Le volte a stella e le volte a botte, largamente utilizzate in passato, sono state sostituite da nuove strutture, a causa dell’avvento di materiali come il cemento armato e l’acciaio. La copertura a volta è stata abbandonata principalmente per questioni economiche: il costo di una tipica volta leccese è infatti pari a tre-quattro volte quello di un comune solaio piano. Occorrono maggiori risorse, più manodopera e il tempo di esecuzione, nel caso delle volte è superiore.
In alcuni casi, le volte a stella e a botte esistenti vengono demolite per recuperare capacità insediativa, cioè costruire solai a più piani. Ma dato il loro valore, bisognerebbe puntare alla conservazione di strutture con una storia così antica e importante. A tal proposito, il consiglio regionale pugliese, il 27 ottobre 2009, ha approvato un importante legge per la tutela e la valorizzazione del sistema costruttivo con copertura a volta (legge n.26/2009).
La legge si propone di arginare il fenomeno delle demolizione di queste strutture a scopi insediativi,
evitando la distruzione di un patrimonio.
– Il primo articolo definisce le finalità della legge: la Regione Puglia, al fine di conservare e promuovere le costruzioni tipiche e a volta del territorio pugliese, tutela e valorizza le tecniche costruttive tradizionali, riconoscendole come elementi caratterizzanti della storia, della tradizione e della cultura della popolazione pugliese.
– Il secondo articolo stabilisce gli interventi promossi anche sul terreno dell’attività formativa: al fine di incentivare l’utilizzo delle tipologie di copertura a volta (volte a botte, volte a stella, volte a squadro) e la conservazione delle stesse, la Regione Puglia promuove progetti formativi, anche in collaborazione con le Università, con gli enti territoriali preposti e con le associazioni di categoria, per la trasmissione e la conservazione delle conoscenze tecniche e applicative necessarie alla realizzazione di tali strutture.
– Il terzo articolo si occupa di disciplinare gli interventi di nuova costruzione, sopraelevazione e ripristino, preoccupandosi di stabilire condizioni incentivanti al mantenimento ed alla ricostruzione delle strutture voltate. Nel caso di demolizione, la legge propone di derogare gli indici volumetrici di zona pur di ricostruire l’edificio con strutture voltate.
-Il quarto e articolo si occupa di incentivi: con riferimento al costo di costruzione, i Comuni applicano al costo base per l’ edilizia agevolata un coefficiente massimo di correzione pari a 0,60 per il rilascio di permesso di costruire con la previsione progettuale di realizzare con coperture a volta almeno il 60 per cento della copertura totale assentita.
-Il quinto articolo è riservato ai finanziamenti:
1. La Regione Puglia, al fine di favorire l’utilizzo di materiali e manufatti tradizionali e delle tecniche tipiche locali di costruzione, incentiva l’inclusione degli interventi di manutenzione, restauro e ripristino delle costruzioni tipiche a volta nei programmi integrati di rigenerazione urbana di cui alla legge regionale 29 luglio 2008, n. 21, e in ogni altro strumento di pianificazione e programmazione orientato al recupero edilizio e alla riqualificazione urbana. Tale inclusione rappresenta criterio di valutazione nell’erogazione dei finanziamenti destinati alla riqualificazione urbana.
2. La Regione Puglia promuove altresì progetti culturali rivolti alla formazione e all’aggiornamento di operatori tecnici e professionali, in maniera da garantire la trasmissione delle conoscenze e delle esperienze necessarie alla realizzazione delle strutture a volta.
Una risposta to “LEGGE SULLE VOLTE, COSI’ LA REGIONE PUGLIA DIFENDE LA TRADIZIONE”
1 Ottobre 2014
AIFISSIAMO UNA ASSOCIAZIONE DI NUOVA COSTITUZIONE, CON SCOPO SOCIALE CULTURALE IN MESAGNE BR
VORREMMO AVERE PIU’ INFORMAZIONI A RIGUARDO O ANCHE CONTATTI,
DISTINTI SALUTI